Confartigianato Gioia informa che è stato pubblicato sulla G. U. del 6 maggio u. s. il decreto legge n. 51 che contiene misure urgenti per l’agricoltura, in particolare per il settore lattiero-caseario.
Il provvedimento, oltre a prevedere la
rateizzazione in tre anni senza interessi per le multe dell’ultima campagna
e la compensazione tra produttori nell'ambito della quota nazionale per
l'ultima campagna, consentendo a chi ha superato le quote fino al 12% di
compensare fino al 6%, cosa che prima non era prevista e che vedeva scattare la
sanzione sull'intera percentuale di splafonamento, entra nel merito degli accordi
di fornitura del latte tra allevatori e aziende.
Vediamo in sintesi i principali aspetti del decreto :
Contratti di vendita scritti e
con durata minima di un anno
Viene ribadita la necessità del
contratto di vendita redatto in forma scritta, come previsto dall'art. 62 del
decreto-legge n. 1 del 2012 convertito con modificazioni dalla Legge 24
marzo 2012, n. 27, e si introducono delle novità rilevanti:
- la durata minima dei contratti è
fissata a 12 mesi, salvo rinuncia espressa per iscritto da parte
dell’agricoltore cedente;
- il contratto deve espressamente
contenere il prezzo da pagare alla consegna che può essere fisso o legato a
fattori determinati, come indicatori di mercato, volume consegnato e qualità o
composizione del latte crudo;
- il monitoraggio dei costi medi di produzione del latte crudo è effettuato da parte di Ismea, secondo le metodologie stabilite dal Ministero delle politiche agricole. I dati verranno elaborati mensilmente e costituiranno un benchmark ai fini delle segnalazioni all'Antitrust;
Creazione dell'Interprofessione del latte per organizzare la filiera
Al fine di rafforzare la filiera si definisce la creazione di un unico organo interprofessionale nel settore lattiero-caseario o per ciascun prodotto o gruppo di prodotti dello stesso settore; in questi ultimi casi il riconoscimento sarà attribuito alla organizzazione interprofessionale maggiormente rappresentativa tra quelle richiedenti.
Per essere riconosciuta
l'organizzazione interprofessionale del settore deve arrivare al 20 per cento
di rappresentatività degli operatori esercenti attività economiche connesse
alla produzione e ad almeno una delle fasi della filiera tra la trasformazione
o il commercio di prodotti mentre per quella relativa a singoli prodotto o
gruppi di prodotti deve attestarsi ad almeno il 35 per cento di
rappresentatività degli operatori esercenti attività economiche connesse alla
produzione e ad almeno una delle fasi della filiera tra la
trasformazione o il commercio del singolo prodotto o gruppo di prodotti.
L'Interprofessione ha un campo
d'azione che comprende le regole di produzione, la rilevazione dei prezzi, la
commercializzazione, la promozione e valorizzazione dei prodotti anche con
strumenti per migliorare la loro qualità, la ricerca per l’innovazione e
l’orientamento della produzione, i contratti tipo e la tutela ambientale.
Questa organizzazione potrà prendere
decisioni, con la richiesta al Mipaaf dell’estensione delle regole assunte al
proprio interno, tra cui anche quella della richiesta agli operatori economici
di contributi obbligatori per la promozione dei prodotti di filiera, in modo
che siano valide "erga omnes", ovvero indipendentemente dalla
adesione o meno dell’operatore economico a tale organizzazione, a determinate
condizioni, come accade in altri Paesi europei come la Francia.
Le condizioni da rispettare sono che
l’organizzazione sia rappresentativa, ovvero rappresenti in percentuale del
volume della produzione, del commercio o della trasformazione dei prodotti
almeno i due terzi.
Rafforzamento del contrasto alle pratiche sleali di mercato con Antitrust
Viene rafforzato il livello di tutela
degli allevatori e dei produttori di latte, attraverso una riforma dell'art. 62
che prevede:
- inasprimento delle sanzioni per
violazioni delle prescrizioni dell'art. 62 con multe che vengono innalzate da 3
mila fino a 50 mila euro;
- l'Ispettorato repressione frodi del Mipaaf (ICQRF) potrà segnalare all'Antitrust le possibili violazioni.
Il decreto è entrato in vigore il 7
Maggio u. s e dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni dalla data di
pubblicazione.