I tragici incidenti verificatisi nel Paese negli ultimi anni, hanno portato ancora una volta all’attenzione della comunità scientifica, nonché delle Autorità competenti, la necessità di affrontare in modo esaustivo, le procedure di valutazione e gestione dei rischi in ambienti particolarmente pericolosi, come stabilito tra l’altro dal D.Lgs. 81/08, ponendo specifica attenzione alle attività che espongono i lavoratori a fattori di rischio per la sicurezza e la salute a causa della presenza di sostanze tossiche, asfissianti o infiammabili, con un’incidenza maggiore nelle attività svolte in ambienti confinati, attività occasionali, ovvero di tipo non ripetitivo.
È infatti più frequente, in tali casi, la tendenza a non pianificare adeguatamente il processo lavorativo che, troppo spesso, viene lasciato all’improvvisazione delle squadre operative, non sempre sufficientemente formate ed informate dei rischi cui si trovano ad essere esposte, microimprese che operano, talvolta, in subappalto presso dei committenti.
Il D.P.R. n. 177/2011 deve essere applicato ai lavori in ambienti sospetti di inquinamento di cui agli artt.
66 e 121, D.Lgs. n. 81/2008, e negli ambienti confinati di cui all’Allegato IV, punto 3.
Per "ambiente confinato o sospetto di inquinamento” è inteso uno spazio circoscritto, caratterizzato da limitate aperture di accesso e da una ventilazione naturale sfavorevole, presenza di agenti chimici pericolosi e/o limitazione legata all’apertura.
Alcuni esempi:
Vasche, canalizzazioni, tubazioni, serbatoi, recipienti, silos
Pozze, fogne, cunicoli, camini e fosse in genere per presenza di gas negli scavi
Pozzi neri, impianti di depurazione condutture caldaie ove possa esserci sospetto di inquinamento o pericolosità dell’atmosfera i lavoratori devono essere legati da apposite cinture di sicurezza e vigilati per tutta la durata del lavoro.
In sostanza l’azienda deve aver valutato tutti i rischi, il personale che deve svolgere l’attività deve essere preventivamente e opportunamente formato e addestrato, indossare dispositivi di protezione idonei, devono essere presenti preposti con esperienza almeno triennale in ambienti confinati in misura non inferiore al 30% della forza lavoro il tutto redatto su verbale.
Confartigianato Gioia
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docenti esperti e qualificati in possesso di conoscenza, esperienza e capacità didattica di insegnamento e professionale pluriennale documentata, sia nel settore della formazione sia nel settore della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, ai sensi del
DI 06 marzo 2013.
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