Contratto di "affitto poltrona” e "affitto cabina” per le attività di acconciatore ed estetista
Il Ministero dello Sviluppo Economico, con una circolare del 31 gennaio scorso, ha introdotto la possibilità di "affittare” la cabina o la poltrona, chiarendo dubbi sui principi fondamentali di disciplina di acconciatore ed estetista (Legge agosto 2005 n° 174 e legge gennaio 1990 n°1). Si tratta di un particolare contratto, attraverso il quale, l’acconciatore o l’estetista concede in uso a un altro collega, in possesso dell’abilitazione professionale, parte del locale in cui può svolgere in piena autonomia la propria attività pagando un canone d’affitto.
E’ un’opportunità per tutti quei giovani che non hanno la possibilità di aprire un proprio salone e che in questo modo possono svolgere la loro attività con tutti i crismi della legalità e delle norme igienico-sanitarie. Ma è un’occasione anche per il titolare del salone sia per riempire eventuali spazi vuoti ottenendo un compenso, sia per incontrare e confrontarsi con altri colleghi ricavandone un arricchimento”.
Ma la poltrona/cabina è anche una riposta e una proposta per abbattere il fenomeno dell’abusivismo. Toglie molti alibi a chi magari ha dovuto chiudere un proprio salone e continuava a svolgere l’attività a nero. Adesso potrà invece operare in piena legalità e in ambienti professionali in regola con tutte le norme, a cominciare da quelle igienico-sanitarie a salvaguardia del cliente.
Grazie a questa formula i giovani professionisti in possesso di qualifica e partita Iva ma che non dispongono di risorse economiche per aprire un proprio salone di bellezza, hanno la possibilità di mettersi in regola e svolgere la propria attività. aveva tolto le ultime incertezze circa l’applicazione della normativa che prevede e regola menta questa pratica.
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